LA FILIERA DEL NOSTRO CIOCCOLATO

COMUNICAZIONE ALTROMERCATO A SEGUITO DELLA TRASMISSIONE DI RAI REPORT

Scriviamo in merito alla puntata di Report di lunedì 23 ottobre 2017 centrata sulla produzione di cioccolato ed il mercato del cacao, che ha sollevato pesanti accuse di lavoro minorile e deforestazione anche per produttori certificati Fairtrade in Costa d’Avorio.

Molti di voi avranno già visto la risposta di Fairtrade Italia (vai qui) pubblicata sul loro sito subito dopo la puntata.

Importante anche la comunicazione del nostro sistema di garanzia  Equogarantito (vai qui) che ci sentiamo di condividere anche nella percezione di sentirsi comunque chiamare in causa, malgrado la trasmissione si riferisse al sistema Fairtrade.

In aggiunta a quanto è già stato scritto, crediamo necessario ricordare il nostro approccio di filiera equa e solidale ed i produttori con cui abbiamo stabilito una relazione nel tempo, a garanzia dei nostri operatori, volontari e consumatori.

IL CONTROLLO DI FILIERA E LA RELAZIONE CON I PRODUTTORI

Come descritto nel documento di Equogarantito, le Organizzazioni di commercio equo operano un controllo sulla filiera attraverso una relazione diretta e costante con i produttori. 

Nel caso del cacao importato da Altromercato questi sono:

El Ceibo (Bolivia),
Conacado (Rep. Dominicana)
Norandino (Perù)

Tutto il cacao importato direttamente da Altromercato proviene quindi da produttori del Centro e Sud America. Quello di non importare cacao dall’Africa è stata una scelta, sia per difficoltà incontrate che per le caratteristiche organolettiche diverse da quelle da noi cercate per la realizzazione dei nostri prodotti.

Che tipo di relazione esiste con questi agricoltori e con gli altri nostri produttori? In fase d’avvio c’è una valutazione preliminare fatta direttamente dalla nostra Unità Cooperazione e Acquisti: si tratta di una valutazione etica, commerciale e qualitativa che serve per capire se c’è spazio per iniziare una relazione commerciale.

Dopo il secondo ordine confermato di materia prima o del prodotto, il produttore viene visitato dal Comitato Progetti altromercato che effettua direttamente la visita. Tutti i produttori dai quali importiamo vengono quindi verificati direttamente da Altromercato, con monitoraggi ricorrenti.

Prima di inserire un’Organizzazione tra i nostri Produttori non è sufficiente che abbiano una certificazione. Altromercato si occupa di fare una serie di verifiche interne per controllarne l’effettiva eticità e l’adesione ai criteri del Commercio Equo e Solidale secondo le modalità stabilite da WFTO.

Il Comitato Progetti è fondamentale per le verifiche sui produttori e ha proprio questo ruolo. E’ un organo indipendente, dotato di autonomia rispetto all’ufficio acquisti ed ha una funzione di vigilanza etica su prodotti e produttori.

Per completezza d’informazione, per la produzione di nostre tavolette di cioccolato ci affidiamo a Chocolat Stella Bernrain che importa anche cacao proveniente da produttori selezionati dall’organizzazione di commercio equo svizzera Claro, che lavora secondo i nostri stessi principi- ed alla società italiana ICAM che attraverso un meccanismo di “bilancio di massa” può integrare il cacao dei nostri produttori con altro prodotto da organizzazioni di Commercio Equo e Solidale da cui acquista direttamente e presso le quali effettua visite regolari.

Questi processi di coinvolgimento di aziende tradizionali, pur lasciando spazi ad ulteriori miglioramenti  nella filiera, coniugano  la garanzie per noi fondamentali con  una qualità di prodotto ed efficienza di produzione necessari per offrire un prodotto in modo stabile ai consumatori.

IL SISTEMA DI GARANZIA EQUOGARANTITO e WFTO

Il controllo di filiera Altromercato è coerente con la scelta di far parte di un sistema di garanzia formalizzato. Altromercato è socio di Equo Garantito, l’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale che monitora periodicamente (nell’ambito di un sistema di garanzia certificato da un ente terzo indipendente) il rispetto della Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale anche per tutta la parte relativa alla relazione con i produttori, agli accordi contrattuali, alla trasformazione dei prodotti.

Le regole fondanti del sistema sono definite a livello internazionale da WFTO – Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale con la partecipazione dei produttori del sud che sono parte integrante del sistema. La verifica è fatta quindi sull’insieme dei processi e dei criteri applicati a tutta l’attività delle organizzazioni socie. Non si tratta quindi di una certificazione dei prodotti ma di un riconoscimento dell’intera filiera che parte dal produttore e arriva al consumatore attraverso l’operato di soggetti dediti allo sviluppo del commercio equo.

Rispetto all’inchiesta di report quindi possiamo dare evidenza delle garanzie che il nostro sistema fornisce a clienti, volontari e staff delle 260 botteghe del mondo associate ad altromercato, partner produttivi e commerciali. E possiamo anche mettere in relazione i produttori con chi è interessato ad approfondire il tema anche grazie alla possibilità di visitare le Organizzazioni produttrici, attraverso esperienze di turismo responsabile, a partire dal progetto Altromercato Experience.

Ma è bene non dimenticare che il mondo del Commercio Equo e Solidale, di cui anche le certificazioni sono parte importante, è sicuramente molto complesso e non costituisce di per sé un modello perfetto: in un contesto economico fatto di mancanza di regole, vuole essere un processo di miglioramento sempre perfezionabile ma avviato con decisione verso un’economia più giusta e sostenibile.

Altromercato da 30 anni porta avanti la sua missione e vuole continuare a farlo con il massimo dell’impegno, perché crede davvero che un commercio più giusto e più equo sia “un’impresa possibile”. Fondiamo la nostra convinzione non solo sulla sicurezza del prodotto, ma soprattutto sulla relazione tra persone lungo tutta la filiera: oggi più che mai questo impegno, per le migliaia di artigiani e contadini, nostri produttori in tutto il mondo, per tutto il movimento, per le migliaia di volontari e operatori, va difeso e promosso in tutto il suo valore.